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L'IMPORTANZA DEL GIOCO NEI BAMBINI

Il GIOCO nello sviluppo del bambino assume un ruolo fondamentale in quanto costituisce la principale fonte di sviluppo nell’età evolutiva.

Nel gioco il bambino crea una realtà immaginaria e attraverso il gioco il bambino tende a soddisfare i suoi desideri.

"Il gioco, nello sviluppo dei bambini, non costituisce la forma predominante di attività, ma è ….la principale fonte di sviluppo negli anni che precedono la scuola…"(Lev S. Vygotsky)

Principali funzioni del gioco :

-promuove lo sviluppo motorio globale e la motricità fine

-promuove lo sviluppo cognitivo

-promuove lo sviluppo comunicativo-linguistico

-favorisce l’espressione delle emozioni

-favorisce il processo di socializzazione ed interazione

-promuove l’apprendimento

-il gioco simbolico è un precursore dello sviluppo linguistico

Dagli studi di Piaget…

Lo sviluppo del gioco avviene secondo tappe ben precise e procede verso una sempre maggiore complessità,con uno svincolo graduale dagli oggetti e dal materiale,per una autonoma ideazione e progettazione …

Il gioco inizia già nella vita intrauterina manifestandosi attraverso il continuo bisogno di movimento che è uno dei primi impulsi del gioco

Nel primo periodo di vita le attività ludiche sono difficilmente distinguibili da quelle non ludiche,poiché sono strettamente legate all’attività fisiologica

PREGIOCO (durante le attività di accudimento,il momento del bagnetto,della pappa ecc)

Nei primi mesi di vita…

Sono gli oggetti a dettare al bambino ciò che deve fare..le cose possiedono una grande forza motivazionale rispetto i comportamenti e le azioni che il bambino compie su di esse. Il bambino procede in modo “automatico” .

Ad esempio:una scatola chiusa richiede di essere aperta;un tasto di essere premuto ecc.

Con il tempo le cose perdono la loro forza motivazionale e il bambino incomincia ad agire in modo indipendente sugli oggetti che vede e che ha a disposizione.

E’ creativo ed sperimenta nuovi schemi d’azione con gli oggetti.

Tappe evolutive del gioco

Gioco esplorativo e di manipolazione:(dai 3 mesi circa)

presuppone il possesso di una integrazione dei movimenti grossolani e fini e delle funzioni sensoriali.Consiste nella manipolazione di oggetti semplici e di uso quotidiano ma anche di giocattoli.

Gioco senso-motorio(o di esercizio):

prevale nei primi 18 mesi di vita. Il gioco senso-motorio viene chiamato anche gioco di funzione e consiste nella produzione di schemi di azione su oggetti. Essi vengono ripetuti più volte poichè il bambino sperimenta piacere nell’eseguirli. Attraverso questo tipo di gioco il bambino scopre la sua capacità di determinare un cambiamento nell’ambiente,per esempio sbatte sul tavolo un oggetto e questo produce rumore. Sbattere,lanciare,scuotere oggetti,allineare oggetti rientrano in questa categoria.

Dall’evoluzione del gioco di esercizio derivano schemi di azione più complessi che persistono fino ad età maggiori(correre,arrampicarsi,saltare ecc).

Gioco di costruzione:

Si sviluppa nell’arco del secondo anno di vita.

Presuppone il possesso di adeguate abilità sensoriali e motorie sviluppate nelle fasi precedenti e richiede la capacità di creare modelli mentali e realizzarli in forma concreta con gli oggetti.

Questo tipo di gioco prevede la manipolazione,la combinazione e di unità più semplici(oggetti)al fine di costruire qualcosa di più complesso.

Allineare mattoncini per costruire torri,assemblare puzzle,manipolare la creta per ottenere un oggetto rientrano in questa categoria.

Gioco SIMBOLICO

Nel SECONDO ANNO di vita si sviluppa un nuovo tipo di gioco,che integra ed in parte sostituisce i precedenti giochi.

Il gioco simbolico implica quattro aspetti:

-la capacità di agire “come se” al di fuori del contesto normale

-la capacità di usare come materiale di gioco oggetti in sostituzione di quelli reali(es. un scatolina al posto del telefono,un bastoncino al psoto della forchetta)

-l’abilità di eseguire azioni abitualmente messe in atto da altri e quindi precedentemente osservate(es.la mamma che cucina,la mamma che fa il bagno al bambino ecc)

-l’abilità di collegare schemi di azioni differenti in sequenze tematiche

Tappe di sviluppo del gioco simbolico

Schemi presimbolici(12 mesi):conoscenza della funzione degli oggetti,schemi di azione con oggetti significativi(non è ancora gioco vero e proprio,ma è propedeutico)

Schemi autosimbolici: esecuzione di azioni significative usate come gioco vero e proprio …es.far finta di mangiare con un cucchiaio

In una prima fase il bambino esegue azioni prevalentemente su se stesso(es.fa finta di dormire,fa finta di mangiare)senza necessariamente usare oggetti concreti

Schemi di gioco simbolico decentrato(14-15 mesi):

Le azioni vengono eseguite anche su altri soggetti(es.dà da mangiare alla bambola o ad una persona)

Si passa dal gioco autosimbolico al gioco simbolico decentrato

Dai 24 mesi circa è possibile eseguire sequenze di gioco simbolico

(Es.toglie i vestiti alla bambola,la lava e l’asciuga:tre azioni consecutive)

Tra i 2 e i 3 anni accompagna il gioco con il linguaggio.

Dapprima produce suoni onomatopeici,fino ad arrivare a produrre vere e proprie conversazioni associate ai personaggi del gioco.

Prima dei 2 anni il bambino tende ad usare oggetti realistici nel gioco,dopo i due anni riesce ad usare oggetti neutri o oggetti diversi in sostituzione di quelli reali e sviluppa così il vero gioco simbolico.

Gioco di drammatizzazione (gioco socio-drammatico):

Tra i 3 anni e mezzo e i 4 anni nel gioco simbolico il bambino interpreta un preciso ruolo (es.il ruolo della mamma,del dottore,della maestra ecc) ed interagisce con gli altri partecipanti al gioco,che a loro volta interpretano altri ruoli.

E’ possibile riconoscere ruoli convenzionali e una precisa trama che segue un certo piano d’azione. Inoltre gradualmente il gioco diventa sempre più indipendente dal contesto ambientale e dalla presenza o meno degli oggetti da utilizzare nel gioco stesso(decontestualizzazione progressiva).Infatti il bambino può far finta di utilizzare degli oggetti senza averli realmente.

Gioco di regole

Compare intorno ai 4 anni e si stabilizza in età scolare.

Il gioco di regole si configura come un gioco collettivo ed è disciplinato da regole ben presice stabilite in anticipo e condivise da tutti i partecipanti. Ha in genere un carattere competitivo.

Tale gioco compare quando il bambino è in grado di:

-impegnarsi in prolungate interazioni sociali

-pianificare sequenze sempre più lunghe di azioni intenzionali

-avere un certo autocontrollo

-sottoporsi volontariamente a regole,convenzioni e restrizioni

Secondo gli studi di Piaget…

Intorno ai 2-3 anni il bambino non segue nessuna regola

Tra i 3 e i 5 anni tende ad uniformarsi agli altri ma non sempre coglie lo scopo delle regole del gioco.


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